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Per essere spiriti liberi, ci vuole una certa disciplina

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mercoledì 19 maggio 2010

Il suo perché

"Lo guardai e mi domandai perché fosse lì. Ognuno dei presenti avrà avuto il suo motivo - chi per piacere, chi per moda, chi per seguire un comandamento divino - ma lui, lui che ci faceva stasera lì?

Pensai che avrebbe potuto passare la serata in molti modi piu piacevoli, che non lottando per distribuire un panino senza ricevere un solo ringraziamento.


Mi guardò come se avessi fatto una domanda ovvia e mi disse "lo faccio perché è giusto farlo
".

giovedì 13 maggio 2010

Milonga del moro judío



Por cada muro un lamento
en Jerusalén la dorada.
Y mil vidas malgastadas
por cada mandamiento.
Yo soy polvo de tu viento,
y aunque sangro de tu herida,
y cada piedra querida
guarda mi amor más profundo,
no hay una piedra en el mundo
que valga lo que una vida.

Yo soy un moro judío
que vive con los cristianos.
No sé qué dios es el mío,
ni cuáles son mis hermanos.

No hay muerto que no me duela.
No hay un bando ganador.
No hay nada más que dolor
y otra vida que se vuela.
La guerra es muy mala escuela,
no importa el disfraz que viste.
Perdonen que no me aliste
bajo ninguna bandera:
vale más cualquier quimera
que un trozo de tela triste.

Yo soy un moro judío
que vive con los cristianos.
No sé qué dios es el mío,
ni cuáles son mis hermanos.

Y a nadie le di permiso
para matar en mi nombre.
Un hombre no es más que un hombre,
y si hay dios, así lo quiso.
El mismo suelo que piso
seguirá, yo me habré ido.
Rumbo también del olvido
no hay doctrina que no vaya.
Y no hay pueblo que no se haya
creído el pueblo elegido.

Yo soy un moro judío
que vive con los cristianos.
No sé qué dios es el mío,
ni cuáles son mis hermanos.

Música y interpretación: Jorge Drexler
Letra: Chicho Sánchez Ferlosio

Tornare

Mi piace tornare almeno quanto partire. L'eccitazione della partenza, la serenità del ritorno. Mi sento addosso la spensieratezza dei giorni passati, negli occhi ho le immagini ed in testa i profumi della terra lontana.
Mi piace tornare e passare i primi giorni in questa specie di bolla, dove niente mi disturba e nessuno entra senza il mio permesso. Indugio ancora nei ricordi, soppeso le emozioni vissute, rimango volentieri in casa a rileggere il diario e guardare le foto.
Mi piace tornare ed anche se so che tra poco la vita prenderà il sopravvento con il suo solito ritmo ed il viaggio entrerà nell'album dei ricordi, c'è ancora un pò di tempo da trascorrere sospeso fra passato e futuro. Come un aereo che percorre lentamente il tratto di pista che lo separa dal suo gate di destinazione. Non è più atterraggio, non è ancora sbarco. Mi piace tornare.

lunedì 3 maggio 2010

Israele...

... è veramente un paese difficile da capire, fra soldati con fucile e zainetto, signori dai cappelli strani e un'apparente normalità...