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Per essere spiriti liberi, ci vuole una certa disciplina

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sabato 6 dicembre 2008

Musica

Mettere le mani nella polvere del passato é il miglior modo per capire il futuro.

Oggi ho iniziato a curiosare fra i cd accumulati sullo scaffale della mia vecchia cameretta. Ormai da tempo ho smesso di avere cd, superati dalla praticità degli mp3 che mi accompagnano tutto il giorno, sul computer e sul telefono, e non potrei tornare indietro. Ma il fascino fisico dei cd rimane intatto, così come l'effetto stratificazione geologica, attraverso la quale ripercorrere tutte le tappe di un'evoluzione musicale. Partendo dalle prime compilation, quelle fatte quando i masterizzatori di cd avevano lo stesso fascino degli eroi del futuro. Poi gli album dei Litfiba da ascoltare prima e dopo i concerti al palazzetto dello sport, Bob Marley e la fase della consapevolezza giovanile. Passando per le colonne sonore di vecchi film - City of Angels, Trainspotting, Million dollar Hotel. Poi la scoperta di Tracy Chapman e Paolo Conte, parole e sogni condivisi ai tempi dell'università, e tutti gli album degli U2. Più tardi l'intramontabile Miles Davis, Charlie Parker e Coltrane, la scoperta del Jazz, per arrivare agli spagnoli - Los Delinquentes, Manolo Garcia, Joaquin Sabina, Antonio Vega - e gli argentini - Fito Paez, Las Pelotas, Jorge Dextler - ricordo del mitico viaggio in cui nacque la passione per quel paese stupendo.
Tutto si rimescola, qualcosa viene irrimediabilmente relegato dietro, qualche album mi si incolla alle mani chiedendomi di portarlo con me e verrà accontentato, in barba agli mp3. Dopo tutto questa è il passato, il miglior modo per capire il futuro..



Ah dimenticavo! La colonna sonora di questo viaggio nel tempo non poteva che essere Miles David ed il suo splendido Kind of Blue. Passato, presente e futuro..

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