Quando entri da Giorgio il tempo rallenta ed inizia scorrere ad una velocità sempre costante, ma più lenta. Arrivi la mattina per lasciare nelle sue mani il fedele ronzino che ha bisogno di cure e Giorgio ti sorride con un'aria rilassata, come se ti stesse aspettando da ore. Tu ti stai ancora svegliando mentre ti affanni a spiegargli quali sono i problemi che fanno ansimare il ronzino e lui ti sorride imperturbabile. Forse ha dormito li, pensi.
La sera ripassi dopo lavoro, a vedere il miracolo della cura di Giorgio, che è un pò l'apoteosi della manualità che surclassa la moderna teoria del computer e delle connettività esasperata. Ovvero, tu oggi sei stato davanti a uno schermo per ore, hai fatto riunioni e parlato al telefono con mezzo mondo, per concludere praticamente niente, al massimo hai sistemato qualche piccolo dettaglio di qualche immenso progetto di cui immensamente te ne freghi. Lui invece ha sbuzzato il ronzino e tirato fuori una serie di pezzi di ferro e plastica colorata, che neanche sapevi di star cavalcando. Forme e colori delle più varie che si mettono d'accordo al solo fine di darti un mezzo di trasporto. E poi ha rimesso tutto dentro, fino all'ultima vite, lasciando in vista i vecchi pezzi sostituiti per dimostrarti che il miracolo si è realizzato di nuovo.
Ma dicevo del tempo.
Alla fine della giornata il tuo orologio mentale è ancora sincronizzato sul ritmo lavorativo: chiedi, ascolti, pensi e rispondi a velocità altissima. Ma lui no. Se vuoi sentire cosa ha da dire, devi aspettare, rispettare il suo ritmo, che poi è lo stesso della mattina. Allora, dentro l'officina in perenne penombra, ti zittisci e lo solletichi con poche domande e parecchio silenzio. Giorgio ha i suoi tempi e sono sicuro che sia così ormai da anni. Ci vuol pazienza, ma è uno dei migliori meccanici di moto che esistano. E ovviamente non si chiama Giorgio, non so come si chiami, ma ha il sorriso benevolo tipico di chi si chiama Giorgio.
La sera ripassi dopo lavoro, a vedere il miracolo della cura di Giorgio, che è un pò l'apoteosi della manualità che surclassa la moderna teoria del computer e delle connettività esasperata. Ovvero, tu oggi sei stato davanti a uno schermo per ore, hai fatto riunioni e parlato al telefono con mezzo mondo, per concludere praticamente niente, al massimo hai sistemato qualche piccolo dettaglio di qualche immenso progetto di cui immensamente te ne freghi. Lui invece ha sbuzzato il ronzino e tirato fuori una serie di pezzi di ferro e plastica colorata, che neanche sapevi di star cavalcando. Forme e colori delle più varie che si mettono d'accordo al solo fine di darti un mezzo di trasporto. E poi ha rimesso tutto dentro, fino all'ultima vite, lasciando in vista i vecchi pezzi sostituiti per dimostrarti che il miracolo si è realizzato di nuovo.
Ma dicevo del tempo.
3 commenti:
auguri di buona pasqua!!
appero, m'hai fatto venir voglia di andare a trovarlo... ho giusto giusto un ronzino rotto da rottamare!
Ora non ci venire a spacciare le foto di casa tua per quelle dell'officina però... ;-)
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