Hay noches como esta en las que pienso en todo lo que podría haber sido y no ha sido todas las vidas que podría haber vivido y no he vivido cuantos encuentros sensaciones dolores faltas que nunca han sido tan solo porque en cierto momento las personas eligieron uno de los caminos posible y tengo como vértigo por toda esa humanidad perdida miro dentro de las ventanas enfrente y de repente me pregunto si se perdió de verdad o si más bien todavía forma parte de mi presente
Per essere spiriti liberi, ci vuole una certa disciplina
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sabato 23 luglio 2011
lunedì 18 luglio 2011
Quel fascino tutto maschile della tecnologia
Quando eri piccolo tuo padre ti portava alla stazione a veder passare i treni. Era una specie di rito maschile, anche se allora non te ne rendevi conto. Sapevi solo che la mamma non veniva mai, lei aveva sempre qualcosa da fare a casa.
E tu passavi il tempo aspettando locomotive color marrone ruggine che si sentivano arrivare da lontano e che facevano paura mentre ti sfrecciavano a lato. Soffiavano e sferragliavano, soprattutto i treni merci che erano anche meglio di quelli passeggeri. Erano più grossi e possenti, più scuri e più lunghi, sulle fiancate avevano scritte strane che indicavano la provenienza o le merci importanti che trasportavano. Ed era impossibile salirci sopra. Per questo ti affascinava il treno quando eri piccolo. Per la grandezza, per il rumore, per il pensiero che tutto quel ferro e tutti quegli ingranaggi potessero muoversi con quella velocitá e precisione.
Oggi sei all'aeroporto, nell'autobus che ti porta verso il terminal e che sembra così piccolo nello spazio immenso delle piste ed insignificante quando passa vicino agli aerei posteggiati. Dal basso gli aerei sembrano veramente enormi. Alzi gli occhi e guardi i motori piccoli e potenti, le alte code colorate, le linee perfette delle ali. Provi a indovinare a quale compagnia apartengano, di quale paese, per vedere se ce n'è qualcuno nuovo che non conosci. Provi a distinguere i modelli, cerchi quello più grande. Nonostante tutto ti stupisce di nuovo il pensiero che tutto quel ferro e quegli ingranaggi possano muoversi con quella velocità e precisione.
Allora ripensi a quei treni che sfrecciavano e vedi riflesso nel finestrino dell'autobus lo stesso sguardo affascinato che avevi da bambino alla stazione. E che avranno i tuoi figli quando li porterai a veder passare i treni. Perché certi riti è giusto che si tramandino.