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Per essere spiriti liberi, ci vuole una certa disciplina

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venerdì 30 maggio 2008

La Fiorentinità..

.. a volte ho provato a descriverla, ma come tutte le -ità ho finito per perdermi fra i meandri delle definizioni.
Devo dire che invece questi ragazzi ci sono riusciti piuttosto bene, con il

Vohabolario del Vernaholo Fiorentino e del Dialetto Toscano di ieri e di oggi

Ricetta veloce

Prendi un gruppo di ragazzi (non badare troppo all'età o alla specie).

Fai rotolare un pallone sull'erba.

Aggiungi 4 scarpe per fare le porte.

Agita bene.

Quella miscela di cameratismo e competizione che ottieni è il calcio.

mercoledì 28 maggio 2008

El Paso days. Diario di un viaggio improbabile.

El Paso, day-uno

Deserto: animali, piante e tante foto. Pranzo veloce nella vera bettola e poi escursione in Messico, fra sguardi obliqui ed aria pesante, con in mente certi racconti della vigilia..
Al momento di riattraversare la frontiera, passo un' interessante ora alla dogana, spiegando che mi sono dimenticato i fogli del visto a casa..
Non c'e' male come primo giorno

El Paso, day-due

Deserto, deserto, deserto. Montagne, montagne, montagne. La strada fra El Paso ed il Guadalupe Mountains National Park è una lunga striscia d'asfalto che solca il deserto.

Dopo una curva spunta un posto di blocco della polizia di frontiera, che ci fa rivivere scene da Non ci resta che piangere




Arriviamo al parco e camminiamo abbastanza da abbrustolirci sotto il sole texano. Il Carlband Caverns National Monument è a sole 30 miglia e via di nuovo in strada. Ancora tanti paesaggi e tante foto lungo il cammino..
Al ritorno, El Paso ci accoglie con le luci della sera, sotto la spettacolare Scenic Drive ..

El Paso, day-tre

Sveglia presto e caffè da Starbucks. Prima tappa in New Mexico, al White Sands National Monument, con tanto bianco che ci avvolge.


Poi fermata veloce al White Sands Missile Range, scialba esibizione di storia militare.
A questo punto decidiamo di tagliare lo stato per andare a casa di Billy the Kid, a Silver City, e fare le foto di rito. Pinos Altos, lì vicino, ha ancora un paio di edifici dell'epoca dei cercatori d'oro (ed il saloon è tuttora un bar!).
Oggi abbiamo percorso più di 500 miglia (saranno oltre mille alla fine del viaggio) e non ancora stanchi, sulla strada del ritorno ci fermiamo a vedere Mesilla di Las Cruces, ma ormai è troppo tardi per apprezzare la tranquilla piazzetta di dubbia origine spagnola. Non resta che fermarsi da Texas Roadhouse per una bella bistecca ristoratrice. La steakhouse come ultimo rifugio delle buone forchette davanti alla distesa di fast food.

El Paso, day-quattro

Che fatica trovare colazione !!
Poi Starbucks, con la sua fauna variopinta sempre interessante. Bevendo il Caffè mocha penso a come si cambia: prima lo scansavo come la peste, ora lo vengo a cercare..

Alla fine questo quarto giorno si rivela un'appendice un pò inutile ad un viaggio che ha già dato tutto quello che poteva dare. Tre giorni sono abbastanza per visitare questo angolo di mondo, il quarto al massimo lo si può usare per comprarsi un paio di stivali o un cappello da cowboy.
Visti un paio di negozi, appuntamento solo rinviato.

Il viaggio è davvero finito.
Mi porto a casa tanti ricordi di posti particolari, 705 foto da sistemare ed una bella sorpresa: Juanito si è rivelato un compagno di viaggio ideale. Curioso ed aperto al nuovo, interessi simili ma non uguali ai miei, stesso senso dell'umorismo un pò sarcastico..

PS
In aeroporto vedo una rivista che mi incuriosisce: si chiama Texas Monthly e pubblica una guida dei 50 migliori barbecue dello stato.. ma in fondo, cosa avranno tanto da scrivere sul Texas? Per rispondere alla domanda, la compro. Non bisogna lasciare certi dubbi irrisolti ..

PPS
Ogni viaggio ha la sua mappa ..

sabato 24 maggio 2008

Sottili differenze

Non guardo spesso la lancetta della benzina nel cruscotto della macchina, non la trovo interessante né estetica.

Eppure ieri, tornando dalla Louisiana, m’è capitato di osservarla a lungo nella sua inesorabile discesa verso il basso: prima ha superato la penultima tacca - ed ho iniziato a cercare un distributore all’orizzonte - poi l’ultima – e mi sono innervosito – infine s’è spiaccicata sul fondo del cruscotto per non farsi vedere – e mi sono rassegnato all’inevitabile.

Ma con tutto questo petrolio, non ne potevano fare di più di stazioni di servizio in Texas ??

All’inizio l'idea ritrovarmi senza benzina su un’autostrada americana mi ha seccato assai. Poi pian piano mi son preparato all’idea, ed in fondo non mi è sembrata neanche tanto male. Un’esperienza diversa: chissà come reagiscono da queste parti ad uno fermo sul bordo della strada che chiede un passaggio. Magari passa un contadino col tuta azzurra che mi fa montare sul retro del camioncino insieme ai maiali e mi invita a cena da lui. Chissà ..

Mentre pensavo ai maiali, sono arrivato a Winnie, Texas, ed ho trovato una di quelle stazioni di servizio che entra di diritto fra le mie preferite. Credo di non aver mai amato tanto la scritta Exxon come ieri a Speedy Stop #017, Winnie, Tx.

La lancetta della benzina può sembrare un essere privo di utilità, ma posso assicurare che col serbatoio pieno il viaggio si gode molto di più. Sembra una sottile differenza e invece ..

Pensierino della sera..

Sono tempi strani.

Cambiare un ufficio dopo l'altro, nuovi colleghi, nuovi capi, nuovi punti di riferimento. Ed ogni volta trovare la propria dimensione. Che fatica.
Poi però quando ti chiedono di rimanere, che un posto per te ci sarà sempre, è una bella soddisfazione. Anche se sai che non accetterai..

giovedì 22 maggio 2008

Tentazioni

Viaggio di lavoro di tre giorni con heymanwassup e cicciobello in Louisiana, la patria della cucina cajun. Dall'alligatore fritto al crawfish, dai gamberi giganti alla zuppa di pesce, attraverso ristoranti rustici dai nomi promettenti come Esther’s Cajun e Larry’s French Market. Nonostante i tentativi di mantenermi leggero, ogni volta che mi son messo a sedere non ho saputo resistere ai piaceri della gola..


Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni.

mercoledì 21 maggio 2008

Ci vuole pazienza.

Bilancio del fine settimana a Corpus Christi, terra di tradizioni radicate e uomini schietti (un pò come dire Maremma profonda, per chi è pratico della zona): tanta ammerica, pure troppa.

Corpus è una distesa di casette ordinate e pozzi di petrolio. Cowboys e casalinghe a tempo pieno. Bar a gestione familiare e clientele affezionate. Fucili in salotto e spiaggie infinite. E tanti, troppi pregiudizi.

Una full immersion nella vita di provincia, con tanti spunti curiosi quanti atteggiamenti irritanti. Ma va bene così, caliamoci pure nella realtà, purché non si corra il rischio di confondersi.



La stupidita mi da fastidio. Ecco qua, l'ho detto.

giovedì 15 maggio 2008

Partite ragazzi, partite !!

Erasmus è una parola trampolino, ogni volta mi catapulta in un mondo parallelo. Oggi ho trovato questo articolo su la Repubblica e dopo averlo letto, ed esser stato catapultato nel mondo parallelo per buoni cinque minuti, ho avuto voglia di urlare "Partite ragazzi, partite !!"

Per la cronaca: alla fine non ho urlato, tanto i texani non mi avrebbero capito..

mercoledì 14 maggio 2008

Agitare prima dell'uso

Correre mi aiuta a concentrarmi sulle cose importanti: due gambe che si muovono al ritmo che decido io, respirare non è un'azione così scontata, il cuore batte, quando finisce la salita ?

Tutto il resto è secondario quando corro e ricomincia progressivamente a contare qualcosa solo una volta fermo. Avvicinandomi a miei limiti, mettendomi alla prova, mi sembra di cancellare la confusione che ho dentro e rimettere in ordine le priorità. Astrarmi dalla realtà immediata e ritrovare la prospettiva.

Se sono intrattabile, se divento sgradevole, mandatemi a correre e mi aiuterà a rendermi conto delle cose che contano davvero. Due gambe, due polmoni, un cuore. Quando ci penso mi basta per essere contento. Il resto è poesia.

Ognuno funziona in modo diverso, io funziono così: agitare prima dell'uso.

sabato 10 maggio 2008

One step beyond - il viaggio più bello è sempre quello che devi ancora fare

Amo l'iPhone. Dottore, e' grave?

Stasera siamo venuti a Hermann Park a vedere Madame Butterfly ma, ahimè, era solo un succedaneo di bassa qualità.. ora andarsene a metà del primo atto mi sembra brutto, per cui decido sfoderare il telefono tuttofare e scrivere un post sul futuro. Fine del prologo. Il post inizia così:

"When most first-time visitors think of the Lone Star State, their heads are filled with visions straight out of old spaghetti-western movies, complete with rolling tumbleweeds, cacti, scrub brush and hot, sandy plains that stretch for miles. If that’s the kind of Texas you’re looking for, then the Big Bend Country region is the perfect place."




Quando ho letto queste righe sulla guida del Texas ho deciso che questa sarebbe stata la mia prossima destinazione .. e quando le ho fatte leggere a Juanito, comprare i biglietti è stata una veloce formalità: 24-27 Maggio, Memorial Weekend ..

Juanito ed io saremo una strana coppia, lo ammetto, ma potrebbe funzionare. Entrambi amiamo la fotografia e l'ammerica-ma-non-troppo e queste due ragioni sono bastate a convicermi a tentare un fine settimana con questa nuova conoscenza lucana, 35 anni all'anagrafe ma molti meno al momento di entusiasmarsi per qualche nuova avventura.

Deserto del Texas, stiamo arrivando. Il viaggio più bello è sempre quello che devi ancora fare..

giovedì 8 maggio 2008

Cicli

Oggi avevo deciso di non accendere nemmeno il computer, volevo iniziare a sfogliare i due libri che ho comprato nel pomeriggio e godermi la serata, probabilmente una delle ultime serate miti prima dell'arrivo dell'estate texana. Rilassarsi è rilassante, le riflessioni che ti ronzano per la testa affiorano più volentieri e si concretizzano poco a poco, quasi volessero godersi anche loro il momento. Anche il cervello, occupato tutto il giorno in valutazioni complicatissime che non serviranno a niente se non a tenerci impegnati, si dimostra più collaborativo e ci aiuta a collegare la realtà contingente con il ricordo di qualcosa che si era letto tempo fa. Mi viene una frase così: Rilassarsi, bello, dove si compra?

Ieri è stato un giorno particolare. Ho letto quasi contemporaneamente due posts diametralmente opposti e perfettamente coerenti fra loro. Quello di Eli che sta finendo la sua esperienza qui negli states, e quello di Simo che è appena arrivata con il suo carico di entusiamo. Arrivo e partenza, inizio e fine, come ogni ciclo della vita. E noi che siamo nel mezzo, guardandolo accadere, nel ricordo del nostro arrivo ed in attesa della nostra partenza. Che sensazione strana eppure familiare allo stesso tempo. Pessoa la descriverebbe così:

"Oggi è partito per la sua terra natale, pare definitivamente, colui che viene designato come il fattorino, quello stesso uomo che ero abituato a considerare come parte di questa casa umana e dunque come parte di me e del mio mondo. Se n'è andato oggi. Nel corridoio, quando ci siamo incontrati casualmente per l'attesa sorpresa del commiato, gli ho dato un abbraccio che mi ha timidamente retribuito, e ho avuto sufficiente coraggio per non piangere come, dentro il mio cuore, desideravano senza che io lo volessi i miei occhi caldi.
Ogni cosa che è stata nostra, seppur solo per accidente di convivenza o di visione, appunto perchè è stata nostra diventa noi stessi. Oggi dunque non è stato per me il fattorino dell'ufficio a partire per un paesino della Galizia che ignoro, è stata una parte vitale, perchè visiva e umana, della sostanza della mia vita. Oggi ho subito un'amputazione. Non sono più esattamente lo stesso. Il fattorino dell'ufficio è partito.
Tutto quanto succede nel dove in cui viviamo, succede in noi. Tutto quanto cessa in ciò che vediamo, cessa in noi. Tutto ciò che è stato, se lo abbiamo visto quando era, quando se ne va è tolto da dentro di noi. Il fattorino dell'ufficio è partito."

Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares, nota 35.


.. ed io non ce l'ho fatta a non accendere il computer ..

mercoledì 7 maggio 2008

Chiedimi com'è New Orleans

Ecco qualche scatto ..




Per chi ha ancora voglia di foto, qui c'è dell'altro.

venerdì 2 maggio 2008

Cose che capitano ..

Martedi l'argomento alle macchinette del caffé era questo (andate pure alla metà del video, che è la parte in cui lo fanno fuori):

http://www.khou.com/video/index.html?nvid=240239&shu=1

Dopo l'inseguimento in autostrada la macchina si ferma praticamente sotto le finestre dell'ufficio; a quel punto il tipo fa una mossa avventata ed i poliziotti lo seccano sul colpo. Stop.

Cose che capitano ..