In questi giorni di sofferenza e confusione scrivo meno di quanto facevo prima, anche se so che dovrebbe essere il contrario. E’ paura di mettere giù i pensieri, è un’esasperata ricerca di chiarezza come premessa per la scrittura, invece che attraverso di essa.
Di cose per la testa invece ne ho tante: esplorando le mi debolezze, ho scoperto dettagli di me che non conoscevo. Ho percorso il mio Io lungamente, fino a trovarne i limiti. Adesso mi sento più forte o forse solo più reale.
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Per essere spiriti liberi, ci vuole una certa disciplina
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Per essere spiriti liberi, ci vuole una certa disciplina
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martedì 14 ottobre 2008
Scoperte
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4 commenti:
anche a me succede lo stesso, se le emozioni fanno troppo rumore, la scrittura viene disturbata e si ferma.
tempo fa, nei periodi di confusione, scrivevo molto. Er acome liberarsi di qualcosa che avevo dentro e che in qualche modo andava fatto uscire.
Se vado a rileggere quelle pagine spicca un evidente disagio e la difficoltà nel mettere insieme i pezzi della propria vita.
Solo sfogliando quei fogli mi sono resa conto del grande lavoro fatto. Un abbraccio, venus
Chissà che non dipenda dal tipo di scrittura e che solo quella privata sopravviva ... e tante chiacchierate e tantissima introspezione ...
(io ad esempio le cose che proprio mi "stanno a cuore" o per cui sto male o che sono troppo "fragili" per me... non riuscirei mai a scriverle sul blog. mai. e infatti la mia dancin' credo sia piuttosto "ridicola". ma è una specie di "sfogo". dove ci sta solo una parte... e spesso non è quella davvero importante. se non magari di striscio... ma forse lo so solo io quel che c'è e non c'è!)
quindi capisco che in certi momenti venire "qui" sia proprio l'ultimo posto al mondo...
dancin' fool
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