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Per essere spiriti liberi, ci vuole una certa disciplina

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lunedì 23 febbraio 2009

Parole

A volte le parole mi suonano stupide in italiano, molto più che in un’altra lingua – inglese, spagnolo o francese che sia - come per una sorta di pregiudizio o di eccessiva severità nell’autocritica. Come con i conoscenti di lunga data, non riesco a prescindere da un profondo rispetto verso certe parole e da una forte antipatia verso altre. Forse si tratta di processi mentali basati sulle esperienze e sui ricordi, che emergono e mi inibiscono.
In un’altra lingua sono come di nuovo bambino, pronto ad osservare senza pregiudizio e ad imparare.

6 commenti:

Vale ha detto...

per esempio?

Metello ha detto...

Argomento interessante.
Se la mia mente bacata non mi frega ci sono degli studi di Julia Kristeva, critica letteraria di area psicanalitica, che sosteneva che gli scrittori che si trasferiscono e cambiano lingua in cui scrivono riescono a dire cose che prima non riuscivano a dire. Questo a causa del fatto che l'inconscio si struttura nella lingua madre, ergo, una volta abbandonata questa ci sono meno censure nel momemento in cui si scrive.
Tornando down to earth, devo dire che anche io ho un po' la stessa percezione. Ci sono cose che in italiano non mi sognerei mai di dire, ma che in inglese non mi suonano cosi' terrificanti. Boh.

Elisen ha detto...

si ha ragione metello, infatti ci sono scrittori che hanno scritto le loro opere maggiori non nella loro lingua madre, come Conrad,ad esempio e la stessa Kristeva.
Però, io credo che una sorta di censura avvenga comunque. A me succede con le parole che non mi piace pronunciare. Insomma il significante al posto del significato ma pur sempre di taglio si tratta!

Daniele ha detto...

Probabilmente anche con la nuova lingua serve del tempo, ma con il passare del tempo il database di parole bandite finisce per esser creato. In fondo la parola che non ci sogneremmo mai di pronunciare ("tesoro" è una cosa che non direi mai alla mia ragazza, mentre in spagnolo "cariño" non mi faceva lo stesso effetto)è legata a un'esperienza che gli associamo.
Ma cosa ne pensa la Kristeva? ora mi informo..

Simo ha detto...

Ciao Daniele! Quanto tempo!!
Sono stata un mese senza internet a casa, ma ieri è finalmente arrivato!

Io quando sento in italiano la parola "obbligatorio" o mi dicono "Tu devi imparare che" sento un'improvvisa sensazione di soffocamento che mi stringe la gola con annesso formicolio alle braccia....c'entra col tema? :D

Ps: sempre stupende le tue foto e poetici i tuoi post!

Anonimo ha detto...

e come 'bambino' spesso vieni percepito all'inizio.

ma guarda, a proposito di bambini. proprio ieri all'asilo e' arrivata da me una bimba di tre anni per lamentarsi: - she hurt my feelings!
ho pensato alla medesima frase tradotta letteralemente in italiano detta da una bambina di 3 anni e sono scoppiata a ridere.