Ho sempre associato la noia a quei lontani pomeriggi estivi passati in città, quando avevo 13 o 14 anni. Gli amici rimasti in giro erano pochi, fuori faceva cosi caldo da togliere la voglia di uscire e la lettura era ancora un piacere da scoprire: allora rimanevano solo la tele ed i videogiochi, almeno fino a quando non iniziava il mal di testa da abuso del mezzo catodico. Quindi iniziavo a ciondolare per casa cercando qualcosa di interessante da fare, ma senza la concentrazione per far niente di troppo complicato. Quella era per me la noia.
Oggi l'ho rivissuta simile ad allora. Chiuso in casa aspettando la fine dell'influenza, terminato il libro che stavo leggendo, navigato su internet fino alla nausea e scartati uno dopo l'altro tutti i programmi telecisivi, ho iniziato ad annoiarmi. Ed era cosi tanto che non mi capitava, che ho quasi goduto del sottile piacere della nostalgia di quei pomeriggi estivi.
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Per essere spiriti liberi, ci vuole una certa disciplina
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Per essere spiriti liberi, ci vuole una certa disciplina
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domenica 29 marzo 2009
La noia
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1 commento:
speriamo passi presto allora!l'influenza dico..
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