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Per essere spiriti liberi, ci vuole una certa disciplina

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martedì 24 novembre 2009

Sogno di una notte di mezzo autunno

Aveva parcheggiato l'auto leggermente in discesa e appena spento il motore era balzata fuori per abbracciarlo. Si erano baciati a lungo e lui aveva riconosciuto l'aroma delle gomme da masticare con cui provava a nascondere il sapore della sigaretta appena fumata. Lui in realtà ormai si era abituato a quella sensazione, ma non voleva dirle nulla, lo divertiva che lei si sentisse un pò in colpa, faceva parte dei loro piccoli giochi. Come quando lei lo prendeva in giro con la giocosa minaccia di mettersi gli orecchini. Gli piaceva che questa leggerezza rimanesse intatta nel tempo, pensò.

Il calore del suo corpo lo sottrasse da quei pensieri astratti, riportandolo al presente della serata che stava per iniziare. Lei indossava un abito scuro aderente che ne metteva in evidenza tutte le forme. Le spalle, ben proporzionate, erano scoperte, come a sfidare il freddo autunnale. Le gambe snelle fasciate dalle calze autoreggenti.

Aveva sempre avuto un debole per la bellezza femminile e la spontaneità con con cui la indossava lei lo sconvolgeva, gli sembrava completamente a suo agio con il proprio corpo.

Fu allora che lei disse "Come stai?". E il sogno ebbe inizio...

1 commento:

Anonimo ha detto...

la lessi subito....