Vedeva ogni aspetto della vita attraverso la metafora delle stagioni. L'entusiamo delle primavere giovanili, l'autunno dell'amore, l'afa di certe domeniche pomeriggio. Il peso dell'inverno non lo faceva sentire né bene né a suo agio, pensava.
La trovava una metafora geniale, forte come le verità ripetute, che esistono da sempre, che sorpassano il contingente e ci fanno sentire piccoli. Che sono vere semplicemente perché sono sempre state.
"La metafora delle stagioni spiega così bene l'alternarsi apparentemente ripetitivo delle vicende umane" pensava sorridendo e salutando ancora un volta l'arrivo della primavera..
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Per essere spiriti liberi, ci vuole una certa disciplina
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Per essere spiriti liberi, ci vuole una certa disciplina
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lunedì 21 marzo 2011
Benvenuta primavera
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