Convinco Mikethebike a passare il fine settimana in giro, con un programma iniziale abbastanza vago da essere attraente: San Antonio per cominciare e poi percorrere le strade secondarie dell’Hill Country alla ricerca del Texas più profondo, fatto di barbecues, cowboys e musica country.
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Lasciamo Houston Venerdì pomeriggio subito dopo lavoro, la I-10 scorre veloce verso ovest e Johnny Cash inaugura il weekend con le prime canzoni country.
Arriviamo a San Antonio in tempo per trovare una stanza ed andare a cena. Percorriamo i Riverwalks in cerca di un posto interessante, ma nessuno supera realmente la soglia del decisamente-troppo-turistico, con punte verso il basso con stile-Disneyworld. L’esperienza è un pò deludente: la scena è dominata da turisti attempati e personaggi sospettie noi ci sentiamo un pò fuori posto ...
La mattina seguente facciamo una doverosa visita a El Alamo, per un ripasso di storia americana, e poi via verso la campagna, mappa alla mano, alla ricerca di uno fra i più rinomati barbecue dell’intero stato. Mikethebike è emozionato dall’idea di usare una mappa invece di un GPS ..
Dopo un bel pò di strada ed un paio di errori, arriviamo a Lockhart alle 13:30, veramente affamati. Quando entriamo da Kreuz Market l’atmosfera sembra quella giusta: locale spartano, tanta gente e facce soddisfatte. La carne succulenta che fa capolino dagli smokers sembra veramente annunciare il paradiso.
Tenendo conto che appositamente non abbiamo fatto colazione, ordiniamo il seguente pasto:
- mezzo chilo di prosciutto arrosto
- mezzo chilo di pancetta
- mezzo chilo di rosticciana
- due salciccie
- otto fette di pane
- una pinta di insalata di patate
- due cetrioli
- due peperoni piccanti
- una fetta di formaggio
- due litri di limonata con ghiaccio
Dato che gli sprechi non ci piacciono, questo è quello che resta alla fine:
Appena ce la facciamo ad alzarci, ci mettiamo in marcia per Fredericksburg, enclave tedesca e capitale texana del vino. Entriamo in un paio di cantine per le degustazioni di rito, inizialmente con un pò di imbarazzo e via via sempre più sciolti. I proprietari – complice un tasso alcolico importante- ci accolgono con simpatia e ci offrono vini locali e non. Alcuni sono buoni, altri sono solo copie scadenti di vini famosi. Tutti sono incuriositi dall'italiano in gita a Fredericksburg ed uno addirittura mi fa assaggiare il Brunello che produce lui (??), chiedendomi un parere ..
Sabato sera proviamo l'esperienza campeggio. Ci fermiamo all'Armadillo farm campground di quel posto sperduto che è Luckenbach: la proprietaria, piuttosto scontrosa, ci fa pagare 15$ per buttare la tenda da qualche parte. Mikethebike progetta di dormire all'aperto, io forse in macchina, ma in realtà, in questo campeggio sgangherato, periferia di una cittadina nel mezzo del nulla, mi piace l’idea di buttare il sacco in pelo a terra e dormire sotto le stelle. Montiamo la tenda sapendo che rimarrà inutilizzata..
Abbiamo lasciato Houston da poco più di ventiquattrore, ma sembra di essere su un altro pianeta. Ci vuole un pò a togliersi i panni del cittadino, ma una volta fatto molti aspetti della vita a cui siamo abituati assumono un altro significato, ed un’altra importanza ..
Prima di fare un salto al mitico Luckenbach Texas Dance Hall, che poi è il vero motivo per cui siamo qui, torniamo a Fredericksburg per fare il giro dei biergarten che si susseguono lungo main street. Birra, cibo e atmosfera sono decisamente tedeschi ..
Quando la musica si spegne e la gente inizia ad andare a casa, arriva l’ora di spostarsi a Luckenbach, luogo leggendario, divenuto famoso grazie a Hondo Couch, che a quanto si racconta nel 1971 decise di “comprare” la piccola comunità, proclamandosene sindaco e coniando il motto "Everybody's Somebody in Luckenbach."
Il posto in realtà non è niente più di tre baracche ed un negozietto di souvenir (la gloria, si sa, si cerca sempre di sfruttarla), ma se si ha la fortuna di trovare qualcuno che suona la chitarra sotto l'albero dei cowboys, l’atmosfera diventa subito piacevole. Stasera è una di quelle sere.
Vorrei conservare questa leggerezza anche sotto altri cieli. Trovare il Mikethebike del caso e partire, prendendo tutto con la dovuta leggerezza. Almeno una volta ogni tanto, per non dimenticarmi che al di là di tutto la vita è fatta soprattutto di semplicità.
1 commento:
anch'io voglio il mio mikethebike del caso. anche una michelle andrebbe bene...
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