Oggi dopo una pausa piuttosto lunga ho fatto un giro fra i miei blog preferiti, più o meno quelli che tengo nella barra qui a destra. Alcuni links li ho cancellati, tanto non li leggevo mai.
Poi ho letto i posts dell'aggregatore, che ero solito leggere durante le colazioni americane a base di cereali e CNN. M'ha fatto un gran bene, erano così pieni di pensieri, osservazioni, sensazioni. Semplici, a volte, ma mai banali. Pieni di vita. Ecco perché mi piace leggere i blog delle altre persone - ho pensato - perché mi stimolano a fuggire dalla banalità del quotidiano.
Per essere spiriti liberi, ci vuole una certa disciplina
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mercoledì 29 luglio 2009
Perché
domenica 19 luglio 2009
venerdì 17 luglio 2009
Postumi cubani - quando un viaggio non finisce con il volo di ritorno
"Buongiorno Daniele,
Grazie per la segnalazione: il suo nome sarà pubblicato nella pagina dei ringraziamenti sulla prossima edizione della guida."
lunedì 13 luglio 2009
Oroscopo, settimana dall'11 al 17 luglio
Spalmato sulla sabbia, sfoglio le pagine patinate facendo zig zag fra pubblicità di fanciulle discinte ed articoli moralizzatori. Poi, esausto, mi rifugio nella leggerezza dell'oroscopo. E leggo:
'Pace, speranza, luce, verità, giustizia, amore, bene, libertà: nella scatola dei giocattoli potere metterci tutti i concetti belli che vi vengono in mente.'
Cavolo, penso, ma è perfetto!
'Alcuni vorranno aggiungerci qualche soldo, forti variazioni erotiche, una serie di cenette strepitose. Possono farlo. Vi premia lo splendido mistero delle posizioni planetarie.'
Questa sembra proprio la volta buona. Cenette, variazioni (?) erotiche, soldi.. che altro può servirmi?
'Quelli della terza decade - che lo sanno - devono essere più pazienti: Giove e Nettuno in quadratura allungano i tempi di conquista del gran risultato. Ma di molto.'
Ecco, lo sapevo che c'era la fregatura. Ma se uno si rompe di aspettare?
domenica 5 luglio 2009
La vita raccontata con le parole è inversamente proporzionale alla vita vissuta
Ed è per questo, fondamentalmente, che di un viaggio tanto intenso come quello a Cuba, sono rimaste così poche tracce scritte e così tante appiccicate alla pelle.
Come il caldo irriverente dei Caraibi, che rende comica la più tragica delle situazioni.
Come la consapevolezza che viaggiare da soli esiste esclusivamente come intervallo fra un incontro ed un altro, ma che trovare i compagni di viaggio giusti è un affare maledettamente serio.
Come la sensazione di sentirsi liberi di fermarsi a parlare con la gente in strada, di sorridere, di indugiare davanti alle porte socchiuse, di disturbare invece di esser disturbato.
Come Cuba che scorre davanti ai finestrini di un autobus, in un viaggio lungo dodici ore dalle piantagioni di tabacco ai campi di canna da zucchero, un tragitto che ha l'effetto di una catarsi.
Come la certezza che Cuba sia, come pochi altri posti al mondo, uno stato d'animo.
sabato 4 luglio 2009
Economia della pizza
Ti inizierai a sentire a tuo agio a Cuba quando avrai capito la scala dei valori, almeno degli oggetti che normalmente dovrai acquistare, e potrai entrare nei negozi senza quella spiacevole sensazione di disagio e qualcosa di più che il dubbio che ti stiano fregando.
Ti inizierai a sentire a tuo agio a Cuba quando saprai quanto vale una peso-pizza al formaggio, comprata ad un baracchino per strada, intrufolandosi nella fila di cubani in attesa. Quando saprai che una bottiglietta d'acqua vale almeno due pizze, se comprata in un supermercato, ma può arrivare al doppio in un bar. Che una birra non costa mai meno di cinque pizze, praticamente ovunque, tranne in alcuni locali decisamente occidentalizzati dove non si vergogneranno a chiederti l'equivalente di otto pizze. Le bibite in lattina oscillano fra le tre e le cinque pizze, a seconda del posto, e come tutte le bevande imbottigliate si pagano in valuta pregiata (ma questa della doppia moneta è una storia ancora più complicata, che merita un discorso a parte). Al contrario le bevande vendute sfuse - spremute, frullati, guarapo - costano un quinto di pizza, un affare per gli stomaci robusti. Così come i panini delle bancherelle (2 pizze) ed i gelati (un quinto di pizza). Adesso ti va un mojito? dodici pizze, gracias.
Ti inizierai a sentire a tuo agio a Cuba quando imparerai che i taxi turistici hanno sia standard che prezzi occidentali, ed una corsa non vale mai meno di venticinque pizze. Un capitale gastronomico. Ma se deciderai di avventurarti, il biglietto del bus urbano vale meno di un decimo di pizza, un ciclo taxi o un taxi colectivo 2 pizze...
Ah già, dimenticavo: ma quanto costa una peso-pizza al formaggio? A giugno 2009 erano cinque pesos cubanos, al cambio 0,14 euri, fatti i tuoi conti ..