Non ti domando sicurezze, mai
con te ho pensato a un amore routine.
Se torni, quando torni per favore
non dirmelo. Son queste le cose
che non voglio sapere, che so.
Tu bada a non farmi promesse
io a non chiederne
Daria Menicanti
Ogni giorno tantissimi pensieri attraversano la nostra mente ma solo una piccola parte riusciamo a trattenerla .. questo blog vuole esser la mia rete per afferrarli, trattenerli e condividerli.
Non ti domando sicurezze, mai
con te ho pensato a un amore routine.
Se torni, quando torni per favore
non dirmelo. Son queste le cose
che non voglio sapere, che so.
Tu bada a non farmi promesse
io a non chiederne
Daria Menicanti
A volte le parole mi suonano stupide in italiano, molto più che in un’altra lingua – inglese, spagnolo o francese che sia - come per una sorta di pregiudizio o di eccessiva severità nell’autocritica. Come con i conoscenti di lunga data, non riesco a prescindere da un profondo rispetto verso certe parole e da una forte antipatia verso altre. Forse si tratta di processi mentali basati sulle esperienze e sui ricordi, che emergono e mi inibiscono.
In un’altra lingua sono come di nuovo bambino, pronto ad osservare senza pregiudizio e ad imparare.
Provando a spiegare il mio lavoro agli intimi sconosciuti del lunedì, m'è venuta in mente una scena.
In un bazar di una antica città araba, due persone sono pazientemente sedute davanti a una teiera e, parlando del più e del meno in maniera apparentemente cordiale, a tratti dibattono sulle qualità del tappeto su cui sono sedute. Uno di loro sembra l'ospite e tratta l'altro con la cordiale superiorità che si riserva ad un invitato. Il primo tesse le lodi del tappeto, ne mette in luce la pregevole fattura manuale che sicuramente ha richiesto mesi e mesi di impegno di un abile artigiano, sottolinea la qualità della lana e perfino le piccole imprecisioni del disegno, prova inconfutabile del lavoro umano. Il secondo dimostra di intendersi dell'argomento ricordando i favolosi tappeti che ha visto nella sua vita, in confronto ai quali il presente perde sicuramente di valore: un oggetto pregiato ma senz'altro non un capolavoro.
La discussione prosegue a lungo, con ciascuno dei due che, sorridente ma con fermezza, porta prove ed argomenti a sostegno della propria tesi: il primo per farne salire il prezzo, il secondo per farlo scendere. Potrebbero scambiarsi improvvisamente i ruoli e farebbero uso della stessa passione e competenza, adesso a sostegno della tesi opposta. Sono in fondo personaggi simili, messi in antagonismo dal caso o da chissà cosa. Si stimano perfino, ma entrambi sanno che quando la contrattazione finirà ed il prezzo verrà stabilito, arriverà il momento di tornare a casa ed ognuno sarà chiamato a portare le prove del proprio successo. Il prezzo sarà giudice e servirà molta abilità per convincere gli altri che ci sono stati due vincitori.
Scena uno.
Le pareti bianche e le scrivanie grigio chiare danno alle stanze un'aria asettica, resa ancora più accentuata dal vuoto e dal silenzio. Foto che ritraggono mogli, bambini ed immagini personali di momenti felici sono appese qua e là, testimoni di una dimensione diurna densa di attività. A quest'ora invece non c'è più nessuno nell'edificio e nei corridoi vuoti si sentono raramente i passi ed i brusii degli addetti alle pulizie, che vivono e fanno parte di questa dimensione serale dell'ambiente.
Scena due.
A metà del corridoio, sulla sinistra fra i bagni e la fotocopiatrice, l'ufficio è ancora illuminato e tre figure davanti a un computer si scambiano frasi infarcite di parole ricorrenti "Targetcost, businessplan, designreview, manufacturability, programschedule, riskassesment, productspec, scopeofsupply..."
Scena tre.
Le divise che indossano dicono che sono PL, PM e PE - Product Leader, Program Manager e Project Engineer - che tradotto dal gergo aziendale sarebbero: quello che "vede il mercato", quello che "gestisce costi e tempi del programma" e quello che "gestisce le problematiche tecniche". Conoscono tutte le parole di cui sopra e sanno il significato della maggior pare di esse. Parlano di milioni di euro, mica scherzi, e domattina alle 8:30 si presenteranno di fronte ai dirigenti anziani a spiegare perchè il loro programma sarà un successo. Hanno 28, 29 e 29 anni, citando così a caso, e alle undici di sera preferirebbero esser da tutt'altra parte, anche se domani non lo diranno ...
R - Que es lo que más te gusta a ti ahora mismo?
D - Bueno ... la gente, me encantan las personas
R - Y luego?
D - Nada en concreto, sino el fluir mismo de la vida. Salir por la calle, seguir tu ritmo natural, perder el tiempo..